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Piero-Lestat

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2009 20:29
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Post: 27
Città: CODOGNO
Età: 33
Sesso: Maschile
27/12/2008 09:50

Medicazione eseguita,a cura dl Prior Medicus Celine di Collebruno

Celine [corridoio->stanza Piero] Il rumore di una porta che si richiude si propaga ovattato nel silenzio del corridoio. Subito dopo alcuni passi riecheggiano a dispetto del tentativo della donna d'esser più silenziosa possibile. Tuttavia il corridorio appare deserto, mentre dagli alloggi le cui porte si affacciano al corridoio non giunge rumore. Si avvia con decisione verso la porta che sa essere quello dove alloggia ser Piero. Sotto il braccio della prior la sacca e sotto l'altro la cassetta dei ferri. Gli indumenti sono i soliti che usa durante i viggi. Pantaloni in pelle chiara, stivali neri e morbidi alti al polpaccio. Camicia di cotone bianca le cui maniche ampie sbucano dalla tunica in lana nera.Una grossa cintura di cuoio ai fianchi da cui pende un pugnale cesellato che dondola ad ogni passo.

Piero [Stanza] Il silenzio regna incontrastato in quei corridoi come nella stanza del templare. Il ragazzo è disteso sul letto e con lo sguardo fissa la porta chiusa che ha d'innanzi; come al solito indossa una tunica templare bianca con una croce rossa sul petto. il volto del templare è segnato dalla stanchezza, infatti non dorme bene da giorni, e dalla demoralizzazione che vive e regna nel cuore. Lo sguardo cade ora sulla scrivania poco distante dal letto, poi passa nel piccolo armadio dove tiene le sue vesti ed infine va sul letto e sulle coperte che nascondono la gamba, quasi fosse una vergogna per l'uomo. Un lungo respiro e gli occhi si chiudono mentre la mente naviga nei ricordi.

18:51 Celine [esterno stanza Pireo->interno] Toc toc toc... tre colpi portati con le nocche di indice e medio destri sul legno del battente. Sonori ma non violenti. Dopo di chè, senza attendere risposta, la stessa mano andrà sul pomello della maniglia ruotandolo e con una leggera spinta andrebbe a socchiudere la porta. Sbaciandola dallo stipite vi infilerebbe appena il capo *Sono la Medicus Prior...siete sveglio?* Timbro di voce vellutato, mentre lo sguardo sonda la stanza, senza tuttavia voler essere invadente.



18:56 Piero [Stanza] Un rumore di passi si fasempre più vicino per poi interrompersi e diventare un rumore di bussare sulla swua porta. Il ragazzo riapre gli occhi e così sospira. Lo sguardo si pone sulla camera per vedere se è tutto apposto e nulla è troppo in disordine. In quel momento ecco che la porta si socchiude e una voce inizia a parlare voce normale anche se sofferente. Un altro sospiro e così attende che la Prior entri nella stanza.

Lestat [corridoio] con indosso la bianca tunica con crocie in petto ed il mantello che scende dalle spalle fino alle caviglie il novizio cammina assorto nei suoi pensieri lungo il corridoio appena illuminato dalle scarse fiaccole poste in appositi del maniero, viene colto da il suono di voci a lui familiari e verso quelle dirige il passo

19:04 Celine [esterno stanza Pireo->interno] Apre maggiormente la porta,quindi, per richiuderla con una leggera spinta del piede mancino. Lo sguardo si posa sul templare per alcuni istanti prima di volgersi attorno in cerca di un appoggio per la cassetta dei ferri e la sacca dele erbe. Nulla tuttavia le appare adatto a quel compito e sceglie di avanzare sino al giaciglio del templare. La sacca verrà appoggiata con delicatezza a terra mentre la cassetta verrà posata in fondo al letto, vicino ai piedi del giovane. *Dunque...*volta lo sguardo in cerca di quello del maresciallo. *So che avete una gamba spezzata...*si sposta verso il fondo del letto, ma rimanendo al uso lato sinistro. Con un movimento lento delle mani solleva la coperta quel tanto per scoprire le gambe del templare e vedere quale delle reca la fasciatura apportata dai crociati.






19:11 Piero [Stanza] La prior entra nella sala e si sistema per visitare il ragazzo. Così inizia a parlare in sua direzione mentre l'uomo distoglierà lo sguardo dal nulla e lo porrà sulla dama e così seguirà tutti i suoi movimenti nella sua voce si può sentire la stanchezza e la sua depressione. Un sospiro lungo e prolungato mentre la dama gli scopre la gamba fasciata dai suoi confratelli chiede per dunque azitirsi e posare lo sguardo per un attimo sugli atrezzi del medico prima di riportarlo su di questo.


19:14 Lestat [corridoio] cammina lungo il corridoio fino a raggiungere la stanza da dove provengono le voci, si accosta così alla porta e bussa due volte con energia per poi aggiungere "Sono Novizio Lestat! disturbo?!"


19:18 Celine [interno stanza piero] Le mani scostano del tutto la coperta rivelando entrambe le gambe. La fasciatura ricopre la destra, sicchè la priore aggira il letto per trovarsi sul lato della gamba ferita. *Non preoccupatevi...ci penserò io alla fasciatura* e subitanei i gesti delle mani vanno a sciogliere le bende, togliendo strato dopo strato. Non si ferma, nemmeno quando bussano alla porta e il novizio dichiara la sua identità. *Uhm...ser Lestat! Ma bene* un leggero sorrisino le invrespa le labbra, mentre rivolge a Piero un'occhiata e scrolla le spalle *se non disturba voi...* intanto la gamba ora risulta libera dalle bende e si rivelano le stecche usate per bloccare l'arto. *Ottimo lavoro ... quasi quasi assumo un templare per queste medicazioni.* scherza prima che il sorriso si spenga.



[...]

19:38 Celine [stanza piero] Annuisce in risposta a Lestat, sebbene lo sguardo sia posato su Piero. Dorme... Quindi si dedica ad un esame della gamba che appare ancora tumeffatta e gonfia. Aggira il letto per prendere la sacca dove l'aveva posata. Quindi torna dal lato della gamba ferita. Estrae dalla sacca un vasetto di terracotta e lo stappa annusandolo. *Calendula ed olio d'oliva...un vero toccasana..Accomodatevi...appena avrò terminato sarò da voi...intanto...ditemi...siete ancora intenzionato ad entrare nel Casato di Edonad?* tuffa le dita della destra nel vasetto per estrarne una buona quantità di unguento ed inizia a spalmarlo sulla parte tumefatta della gamba.

19:42 Lestat [stanza] dopo qualche passo si siede su uno scranno al fianco del letto in direzione dei due e sorride leggermente al dire della dottoressa "più che mai! durante il tempo in cui non ci siamo visti ho avuto il piacere di dedicarmi allo studio del casato ed ho trovato l'argomento molto interessante!"

19:47 Celine [stanza piero] Prosegue nel massaggiare l'unguento sulla gamba ferita. *Ma davvero? E di grazia...quale punto della storia del casato vi suscita maggior interesse?* Ampi movimenti circolari che recano una pressione atta a far assorbire la sostanza curativa. Ancora le dita estraggono dal vasetto una dose di cataplasma e, dopo averlo appoggiato sul letto, riprendono a spalmarlo, stavolta con meno pressione, limitandosi a ricoprire la parte lesionata.


19:50 Lestat [stanza] porta le mani unite incrociando le dita tra loro continuando il discorso e cordiale verso la donna "principalmente il fatto che è un casato molto antico di cui però si sono perse molte tracce col passare del tempo e se avrò l'onore di far parte del casato vorrei cercare di riportare alla luce tutta la storia perduta, che ne dite?"

19:56 Celine [stanza piero] Si pulisce le dita su un pezzo di cotone preso dalla sacca, mentre annuisce a Lestat. Si china per prendere un rotolo: una striscia di lino bianco larga circa tre dita o poco più. Accosta di nuovo i pezzi di legno ai lati della gamba *Mi sembra un'ottima idea..* quindi passa la benda attorno alla gamba, badando bene che la fasciatura risulti ben stretta e che le stecche di legno rimangano ferme evitando ogni movimento dell'arto. *Sarà un'impresa ardua...ma considerevole...*Parla a tratti, data la fatica nel fasciare la gamba di Piero,addormentato. Ma infine termina, rompendo coi denti la strisca per dividerla in due lembi che fisserà annodandoli ad uno degli strati di fasciatura. Si raddrizza e ricopre le gambe di Piero con la coperta. Raccoglie il vasetto di calendula ed olio d'oliva, lo richiude e lo ripone nella sacca. *Bene, ser Lestat...a noi.* quindi aggirerebbe il letto per avvicinarsi al novizio.


20:01 Lestat [stanza] annuisce "spero davvero che la mia domanda vada a buon fine..." breve sorriso per poi scostare la tunica quanto basta da evidenziare la fasciatura "ormai la mia ferita dovrebbe essere guarita credo però ho voluto aspettare un medico per togliere le bende...sapete, il vostro lavoro è davvero utile per tutti noi qui e vi ringrazio per essere giunta da così lontano, permettetemi di darvi un obolo come ringraziamento.." così inizia a frugare nella sacca a tracolla

20:09 Celine [stanza piero] Osserva i movimenti di Lestat mentre si china sulle gambe, piegando le ginocchia. Annuisce *avete fatto bene...anche se ammetto che voi Templari sapete come affronatare le situazioni...d'emergenza...* lo guarda di sottecchi, mantenendo il viso rivolto al bendaggio. Quindi inizia a scioglierlo. *Ora vediamo questa ferita in che condizioni versa...* Non ferma l'esame visivo della parte ferita, man mano che la fasciatura si scioglie ma risponde *Vi sono grata...dell'obolo...ma la tariffa è ben precisa sulle visite fuori contea...e la Solare richiede 40 monete...* si ferma un attimo per guardarlo dritto in volto *Dovrebbe essere il vostro reggente a pagare il mio compenso...non voi, ser Lestat* quindi arrotola il bendaggio vecchio per ammucchiarlo a terra ed osservare meglio la situazione della parte ferita.*Per la domanda al Casato...sono lieta aneliate ancora all'ammissione...parlerò con ser Imladris e ser Golden...per decidere...poi verrete convocato per esserne messo al corrente.

20:15 Lestat [stanza] rimane un attimo sorpreso della risposta per poi non riuscire a trattenere una breve risata "scusatemi ma tempo non essere rimasto al passo coi tempi! una volta quando i medici lavoravano qui al lazzaretto non si facevano pagare ma ricevevano solo oboli e così data la situazione mi scuso per la figura e lascierò il conto al gran maestro!" torna poi serio ad osservare anche lui finalmente la gamba non più fasciata "che ne dite medicus è guarita?"



20:24 Celine [stanza piero] annuisce osservando la coscia ora libera dal bendaggio. Appare solo una striscia chiara che l'attraversa, piatta. La sfiora con le dita, premendo appena per sondarne la sensibilità. Solleva lo sguardo a Lestat, socchiudendo gli occhi, tuttavia un leggero sorriso le increspa le labbra *Sii..in quanto i medici della Solare risiedevano a Vera Deon...poi non so cosa chiedessero o meno...anche noi alla Verde non richiediamo nulla ed un obolo è ben accetto, seppur non atteso. Tuttavia, per portare l'Ars nel Regno dobbiamo affrontare i rischi del viaggio, trascorrere la notte all'agghiaccio o nelle locande...E vi assicuro che 40 monete coprono appena le spese che ciò comporta...ed il rischio di essere attaccati dai briganti...scorta o non scorta.* Nella sua voce il timbro è neutro. *Si è guarita...* dalla sacca estrae una boccetta di vetro con del liquido verde e denso. La stappa si versa nel palmo alcune gocce e la richiude. La posa nella sacca per poi strofinare appena i palmi tra loro e, in seguito spalmare l'olio sulla cicatrice*dovrete farlo nei giorni a venire...olio di oliva, affinchè la pelle si ammorbidisca e rimanga morbida...altrimenti vi recherà dolore e fastidi.*






20:31 Lestat [stanza] osserva con attenzione il fare della donna ed annuisce "molto bene, cercherò allora di seguire alla lettera i vostri sempre buoni consigli medicus, e vi auguro una buona permanenza in città, ormai che siete giunta immagino che vi fermerete qualche giorno, e se percaso vi fermate fino alla notte di fine anno potreste assistere alla solenne cerimonia al tempio di Hera, sarò felice di riservare a voi i posti davanti!" sorride e aggiunge "comunque se avete altri impegni non voglio trattenervi qui ora, spero però che ci rincontreremo alpiù presto, magari con buone notizi dal casato" accenno un cenno del capo

20:40 Celine [stanza piero] Ripone la boccetta nella sacca. *non necessita di bendaggio....potete ricoprirvi ora.* Si rialza mettendo sotto braccio la sacca. *Mi è stata assegnata una piccola stanza in fondo al corridoio....non amo girare al confine con la Nanica...* una risatina nervosa, mentre si stringe nelle spalle*sapete...il freddo, la neve...credo che rimarrò al ripare del Krak fin tanto che il Maresciallo non sarà in grado di muoversi..* poi tace, impallidendo all'invito. Si schiarisce la voce prima di rispondere *ehm ehm! ... Vi ringrazio di tanto onore...spero in vero di poter assistere... sarebbe...quanto meno interessante.* una nota più intensa caratterizza quell'"interessante", mentre riprende controllo della propria espressione. Tuttavia il pallore non scompare *Ora vi chiedo congedo...sono piuttosto stanca e devo inviare alcune missive.* Un inchino profondo, femminile a dispetto degli abiti maschili. Prima di voltarsi al letto di Piero ed afferrare la cassetta dei ferri.






20:44 Lestat [stanza] ricopre la parte interessata ormai riponendo la bianca tunica al suo consueto utilizzo e si alza per avviarsi verso la porta che apre per lasciar uscire dalla stanza Celine "allora avremo il piacere di rivederci immagino, grazie ancora...Sua gloriam!" una volta atteso che il medicus uscirà dalla stanza richiuderà poi la porta

20:51 Celine [stanza->corridoio|alloggio] Ora che da le spalle al novizio, sul viso della priore aleggia una serietà pensierosa che le pietrifica quasi i lineamenti. Afferra la cassetta dei ferri, ponendosela sotto l'altro braccio. Quando si volta verso la porta, e verso Lestat, ne sostiene lo sguardo. Avanzando gli dedica un lento sorriso cordiale, chinando il capo al gesto gentile dell'aprirle la porta. *Siete cortese... Valetudo vobis...et Honor Edonad...che possiate dirlo anche voi a breve.* Quindi supera l'uscio ritrovandosi nel corridoio. Svolta a destra, percorrendolo fino alla piccola stanza assegnatale. Il rumore dei suoi passi si spegne subito prima del leggero tonfo provocato dalla porta che si richiude.



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15/01/2009 20:29

Celine [corridoio->esterno stanza Piero] I passi della prior risuonano lungo il corridoio, lenti, lugubri nel pesante silenzio. La sua ombra allungata la precede, sdoppiandosi e piegandosi sulle pareti di pietra alla luce tremolante delle fiaccole appese ai muri.Indossa una semplice tunica bianca sopra gli abiti maschili. Una cintura la trattiene sui fianchi,dove penzola una scarsella con delle piccole ampolle che vi fanno capolino. Quando i suoi passi si fermano, la loro eco risuona per alcuni istanti, subito seguita dal rintocco delle sue nocce sulla porta della stanza del maresciallo. Tre colpi, secchi eppure discreti.


Piero [Stanza] Nella stanza del maresciallo come al solito tutto tace. Un paio di fiaccole illuminano la stanza e il semplice arredo suddiviso in una scrivania alla sinistra dell'entrata, un armadio, dove il templare tiene i suoi abiti, sulla destra, il letto dove vi è disteso il giovane e un mobiletto vicino al lato sinistro del letto. Il ragazzo è sveglio e disteso sulla parte sinistra del letto. Alcuni rumori di passi lo incuriosiscono e fanno portare il suo sguardo sulla porta. Tre tocchi su questa indicano che qualcuno bussa, così Piero osserva il luogo, coperte che vengono poste sulla gamba rotta ed infine con tono gentile interrompe il silenzio così attende.

18:14 Celine [esterno->interno stanza Piero] Con un semplice gesto della mano destra, spinge in giù la maniglia e una leggera spinta le permette di aprire il battente. Sotto il braccio sinistro, la cassetta degli attrezzi medici. Scivola nello spazio tra battente e stipite, producendo un fruscio della tunica. Subito lo sguardo si sposta nella stanza fermandosi sulla figura del maresciallo. *Valetudo vobis Meresciallo...come vi sentite quest'oggi?* si volta, nel parlare, per richiudere la porta. Solo dopo aver sentito il "clack" della serratura, torna a girarsi al centro della stanza e verso il letto. Lo sguardo della donna indugia sul viso del templare, esaminandone colorito ed espressione alcuni istanti, prima di avanzare per raggiungerlo.

18:20 Piero [Stanza] Il ragazzo rimane così fermo ad osservare la porta aprirsi davanti a se. Ed ecco che da questa appare la figura di Celine che porge i suoi saluti. Destra che si chiude in pugno e si apoggia al petto china anche leggermente il capo prima di continuare rispondendo alla domanda della primis sospira. La dama potrà vedere nel ragazzo solo un espressione di stanchezza, dovute alle notti passate senza dormire adeguatamente, e espressione di dolore sorride.

18:27 Celine [interno stanza Piero] Avvicinandosi non smette di guardarlo in viso. Corruga appena la fronte, cogliendo i segni della mancanza di sonno sul volto del templare. *Il dolore non vi fa dormire, dunque...ma avevo detto chiaramente ad un garzone di portarvi la tisana alla malva...* stringe le labbra e scuote la testa. Alcune ciocche arricciate le sfuggono così dal legaccio che tiene i capelli raccolti sulla nuca. Con un sospiro posa la cassetta sul piccolo comodino accanto al letto e l'apre. Ne estrae una cuffietta bianca che prende tra le mani preparandosi ad indossarla. *Ad ogni modo...controlliamo questa gamba ora...* infila la cuffietta legnado il due lacci sotto il mento e catturando anche le ciocche ribelli di capelli scuri. Quindi prenderebbe in mano le forbici.


18:34 Piero [Stanza] Fisso lo sguardo rimarebbe sulla primis per poi iniziare a parlare sospira un acenno di un sorriso così segue le movenze della dama che si prepara a tagliare la "bendatura" fatta dal Gran Maestro. La gamba inizia leggermente a tremare mentre la destra va sopra la coscia come per bloccarla squote il capo mentre lo sguardo cade verso il basso.


Celine usa [Forbici in Rame.] : [interno stanza Piero]Si porta sul lato del letto della gamba steccata. Per un lungo attimo gli occhi della priore si soffermano sul viso del templare. *Non preoccupatevi...il tremore è normale. E' una reazione dell'inattività dell'arto... * Quindi si chinerebbe col busto avanti e poche sforbiciate scioglierebbero le bende in un movimento longitudinale che parte dalla parte bassa del bendaggio fino all'inguine. Pochi strati rimarrebbero immuni dal passaggio delle lame, trattenendo così le stecche che tengono ferma la gamba. La prior posa le forbici sul letto per avere le mani libere di sciogliere questi ultimi strati. Osserva il colorito della pelle, i muscoli resi molli dalla forzata immobilità. Tuttavia non vi trova gonfiore e la tumeffazione appare di un violaceo sbiadito. *Guarite bene...pare...* La mano destra si poserebbe sotto il ginocchio del templare, la sinistra opponendosi andrebbe a posarsi appena sopra la rotula.

18:51 Piero [Stanza] Acenno di consenso nel dire della prior sorride quasi imbarazzato, in fondo non dovrebbe aver paura per queste cose, ma è anche vero che è poco più di un ragazzo. silenzioso osserva il fare di Celine che taglia la fasciatura per mettere così in "mostra" la gamba del giovane sospira squotendo il capo. In fondo gli dispiace essere in quelle condizioni e sopratutto gli dispiace per Celine che anche lei deve guardare la gamba afferma così prima di ammutolirsi.

19:01 Celine [interno stanza Piero] Le mani rimangono ferme così per alcuni istanti, mentre la donne sposta uno sguardo sorpreso sul visto del giovane. Inizialmente perplessa, deve poi trattenere una ristina divertita a quelle sue ultime parole. *E ditemi: chi altri dovrebbe curarvi?!*Scuoterebbe il capo alcune volte per tornare a guardare la gamba *Non dovete scusarvi di nulla... curo ferite peggiori si da tenera età e vedere un muscolo ammorbiditosi per una rottura dell'osso...bhè...non è delle peggiori, credetemi!* La destra porrebbe una pressione verso l'alto e lentamente imporrebbe alla gamba di flettersi. *Il movimento vi farà forse un po' male, ma devo capire se riprenderete la mobilità della gamba...* Sentendo che la gamba riesce a flettersi di quasi 90°, la priore annuisce soddisfatta prima di riaccompagnare l'arto nel movimento che lo riporterà ad adagiarsi nuovamente sul materasso.

19:08 Piero [Stanza] Una acenno alle parole della prior e un sorriso si forma sul suo volto alle sue parole, così osserva le due mani poste una sul ginocchio mentre l'altra sotto a questo. Le parole non sono delle più rassicuranti, un cenno con il capo d'affermazione ed ecco che Celine fa piegare al ragazzo la gamba. Il dolore aumenta d'improvviso, sia a causa della frattura, sia perchè l'arto è rimasto praticamente fermo per molto tempo. Un lamento viene strozzato mentre il ragazzo si morde il labbro e chiude gli occhi. Quando la gamba viene rappoggiata sul letto lentamente li riapre.

19:16 Celine [interno stanza Piero] Si raddrizza e le sue mani abbandonano la gamba del templare per portarsi alla scarsella appesa alla cintura, sul fianco destro della donna. Una piccola ampolla di vetro, con del liquido verde scuro, torbido e denso al suo interno, che la donna andrà a stappare. Ne verserebbe svariate gocce nel palmo sinistro, per riporre nuovamente l'ampollina, richiusa, nella scarsella. Un veloce sfregamento delle mani per poi posare i palmi sulla gamba di Piero. All'altezza del ginoccio, una sul lato interno e l'altra su quello esterno. Movimenti lenti e circolari andrebbero a spalmare l'olio sulla gamba, ungendo la pelle e facendo assorbire la sostanza. *Dovrete fare degli esercizi per riabituare la gamba al movimento. Ogni mattina, dopo il pranzo e la sera, prima di dormire...* inizia a spiegare, mentre prosegue il massaggio. *Fate movimenti lenti, ma costanti, non bruschi, mi raccomando...piegando il ginocchio.*


19:22 Piero [Stanza] La prior così prende un'ampolla e versa parte del contenuto sulla sua mano. Lo sguardo curioso del templare va su questa sostanza, che dopo, un rapido sfregamento di mani da parte della dama, ora è sia sulla destrosa che sulla mancina. Lentamente così inizia a masaggiare la gamba del ragazzo cospargendola dell'unguento mentre inizia a parlare sulla riabilitazione. Il dolore si fa sentire maggiormante dato che la dama toccala gamba, ma in confronto a prima questo si è abassato acenno della testa mentre il volto si fa serio

19:28 Celine [interno stanza Piero] *Dipende dal vostro impegno nel fare gli esercizi... * termina il massaggio raddrizzandosi e sfregando le mani tra loro per far assorbire dalla sua pelle le tracce di olio rimastele sulle mani. Lo sguardo si porta al volto di Piero. *Dunque, dovrete procedere così... vi sedete sulla sponda del letto, o su una sedia. Posando i piedi a terra dovrete sollevare la gamba lentamente sino a stenderla. Poi riportate il piede a terra. Dovete ripete il movimento una decina di volte. Poi riposare. Lo farete tre volte al dì come vi ho detto prima. Mi raccomando: movimenti lenti, mai bruschi o veloci. Gradualmente potrete riprendere a camminare, con l'aiuto di un bastone. Vedrete che, tra esercizio e le tisane da bere, le forze torneranno.* Quindi raccoglie le bende tagliate e i due legni. Andrebbe al camino e getterebbe tutto nelle fiamme. *Non vi serve più la steccatura, ma vi bendo ugualmente...* quindi tornerebbe al letto, rovistando nella scarsella ed estraendo un rotolo di benda.

19:35 Piero [Stanza] Sempre serio il suo volto ascolta con attenzione le parole della prior, sa benissimo che tutto ciò che gli dice è importante e fondamentale per la più rapida guarigione. esercizi costanti e lenti movimenti annuisce con la testa mentre osserva la dama bruciare la vecchia fasciatura sorride come per far capire alla dama che il concetto era stato afferato. Così la osserva prendere una benda.

19:43 Celine [interno stanza Piero] Annuise soddisfatta al dire del templare, mentre pone il primo lembo di lino sulla sua coscia. Una striscia di lino candido, larga quattro dita delle mani di un uomo, che va ad avvolgere attorno alla gamba sino al polpaccio. Ferma la benda infilando l'ultimo tratto tra uno strato e l'altro. Quindi dalla scarsella estrae una pergamena, la sua penna piumata di nero e la boccetta di inchiostro nero. Troverebbe appoggio sul comodino accanto al letto, dopo aver adagiato la cassetta degli arnesi a terra. Il pennino graffia la pergamena e di tanto intanto si immerge nell'inchiostro per riprendere la scrittura. Una grafia elegante, fluida. Infine la donna riporrebbe penna e calamaio di nuovo in scarsella. La pergamena arrotolata verrebbe porta al templare *Qui ho scritto quale infuso dovrete bere la sera per poter dormire meglio. Badate che il garzone non se lo scordi più. Dovete dormire e riposare...solo un sano sonno ristoratore vi aiuterà a riprendere le forze...e anche ciò che dovrete mangiare...* la voce rimane bassa, roca, ma cortese. Gli occhi scuri impenetrabili, ma non certo ostili.


giorno XV del mese I, A.D. 898

Infuso di foglie e fiori secchi e tritati di malva. Una scodella la sera prima di coricarsi. Tutte le sere fino a diversa prescrizione.

Pranzare con carne rossa, stufato o selvaggina. Verdura e frutta a volontà. Un bicchiere di vino speziato non di più durante il pasto.
Bere tanta acqua fresca.
La sera, cenare con del brodo di carne o zuppa di legumi o cereali. Qualche patata bollita, frutta e verdura a volontà. Un bicchiere di vino caldo e speziato. Non di più.


19:51 Piero [Stanza] Silenzioso osserva il procedimento della bendatura della sua gamba, sicuramente fatta meglio di Kenyu e con più disinvoltura. Sguardo ora che si pone sulla dama intenta a scrivere su una pergamena qualcosa con il suo pennino. Solamente quando questa ha finito e pone il foglio cartaceo al templare questo inizia ad everbiare in risposta china il capo in segno di ringraziamento e così legge per un attimo ciò che la dama ha scritto sorride mentre incrocia il suo sguardo con quello di Celine, occhi neri, profondi e impenetrabili.

19:59 Celine [interno stanza Piero] Rimane a guardarlo annuendo poi alla sua affermazione. *Si... è importante. E basta ringraziarmi...sto solo svolgendo il mio lavoro, infine.* sventola la destra in aria come scacciando una mosca, ma sul viso appare un accenno di sorriso. Accenno che si spegne quasi subito, mentre si volta per raccogliere la cassetta dei ferri. Raddrizzandosi la porrebbe sotto il braccio sinistro. Quasi di scatto si volterebbe per attraversare la stanza fino alla porta. Ma davanti a questa, prima di aprire, la donna volta il viso per guardarsi indietro. Da sopra la spalla destra i suoi occhi si posano su Piero *Io alloggierò al Mastio ancora alcuni giorni. Per qualsiasi cosa non esitate a farmi convocare. Rimaniamo per un controllo tra un paio di giorni se non vi sono complicazioni. Ed ora, Maresciallo: lieta sera e riposate. Valetudo* Attende una risposta, pero', la mano destra sulla maniglia della porta.

20:05 Piero [Stanza] Sorride al fare della donna che così si alza prendendo la sua cassetta dei ferri, la dama si avvicina alla porta e così il ragazzo pone il pugno al petto pronto a salutare, ma ecco che Celine nuovamente si volge per alcune raccomandazioni un sorriso e la testa che si china in segno di saluto e rispetto saluta così con un sorriso sul volto.

20:09 Celine [interno stanza->corridoio] Annuisce in silenzio prima di porre un leggero chinar del capo e voltarsi di nuovo. Apre la porta scivolando nel corridoio in un frusciar della tunica. Quando la porta le si richiude alle spalle si dirige all'alloggio assegnatole. I suoi passi risuonano lungo il corridoio, fino a spegnersi nel silenzio pochi attimi a seguire.


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