La mandragora costituisce poi un caso significativo: per il suo contenuto in alcaloidi veniva usata, in primo luogo, come farmaco anestetico, antidolorifico per chi doveva subire interventi chirurgici. Era impiegata tra i componenti della spongia soporifera, insieme a oppio, sciolti in acqua o vino.
La mandragora serviva anche per alleviare i dolori delle ulcere e della gotta e per curare l'insonnia.
Celine di Collebruno
Medico di Coorte St. Michael