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Galceran

Ultimo Aggiornamento: 21/02/2008 17:33
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12/02/2008 09:31

Medicazione effettuata da Tyl McAran
17:40 Galceran [Sentiero] Massaggiandosi il collo con la dritta, ecco adesso il Templare avanza celere sotto il pallido volto del disco diurno che stava già iniziando la sua lenta discesa che presto avrebbe portato la notte. Il vento in burrasca rendeva alquanto difficoltoso, il cammino, ma egli procedeva comunque nonostanto l'intenso dolore al collo e la stanchezza accumulata nel corso delle giornate precedenti. La ferita, era dovuta, non durante il combattimento contro gli orchi, che aveva superato indenne, bensì a causa della caduta d'un grosso masso... E tutto ciò era dovuto al fatto che non possedeva lo scudo! Doveva assolutamente parlarne con sir Kripto. Adesso però si limita a continuare nel suo incedere, lesto e deciso. Il lazzartto non distava troppo ormai.



Tyl [esterno] si avvia al lazzaretto per scrivere la documentazione sull'intervento di oggi. Si avvia nel cortile mentre riflette sul da farsi. Sospira giungendo davanti al portone di legno che apre con la grossa chiave donatagli da Celine. Lo sospinge in avanti ed entra. Slaccia la mantella che la proteggeva dalla burrasca e l'appende dietro alla porta. Squote le spalle per liberarsi dal freddo.
Galceran [Sentiero----> Lazzaretto] Uno dopo l'altro muove lesto i passi verso il Lazzaretto, a pochi passi adesso da egli. Serra la mascella, a causa dell'ira, pensando a quello che aveva letto in araldo. E così lo giudicavano un inetto! Che vengano a dirglielo in faccia se ne avevano il coraggio... Chiude forte in pugno la mano sinistra, ancora frustato da quell'episodio. L'iridi adesso scorgono una figura poco distante da egli entrare nel lazzaretto. Forse era una cerusica... Giunto dinnanzi alla porta, protende dunque la mano e inizia a bussare con forza sul duro legno del portone, in attesa che qualcuno si degni di aprire...



17:50 Tyl [interno ingresso] si sistema i capelli scompigliati dal vento, si massaggia il viso gelato quando all'improvviso sente bussare con forza. Dapprima fa un sobalzo poi chiede curiosa non si azzarda ad aprire di questi tempi
17:52 Galceran [Lazzaretto] La dritta ritorna al collo, iniziandolo a massaggiare, mentre una mezza smorfia di dolore appare sul suo volto. Sarebbe bastato un pò d'olio ricavato dall'alloro e quella brutta contusione sarebbe scomparsa entro poco tempo, ma le provviste del Krak non era ben fornite in questo periodo... Sperava solo che i cerusici, non fossero degli incapaci... Spazientito dall'attesa dinnanzi alla porta, sbuffa accigliato, udendo adesso una voce che gli pareva... quasi familiare. [Aprite questa porta, for Bovelen!] sbotta in risposta alla dimanda proveniente dall'interno [Sono Galceran de Born, Novizio del Sacro Ordine del Tempio... Ho bisogno di un cerusico di grazia!] Visibilmente irritato, continua ad attendere che andassero ad aprire...



17:55 Tyl [interno ingresso] rimane basita dai toni e dalla grazia di chi si parava dinnanzi alla porta apre la porta e si affaccia solo con la testa a controllare poi più convinta lo scruta dal basso verso l'alto a rimirar la sua persona. La tunica bianca contrasta con il nero della notte.
17:57 Galceran [Lazzaretto] Dopo qualche altro momento di silente attesa, ecco che finalmente la porta si apre cigolando ed un viso si staglia adesso dinnazi alla sua persona. In un istante riconosce il volto di lady Tyl, indi, soggiunge pacato [Milady... Volete lasciarmi lì fuori per tutto il dì?] Poscia, porta la dritta sulla porta soggiungendo nel mentre [Vi ho già detto il mio nome... Sono Galceran de Born, ed ho bisogno d'un cerusico, che mi dia qualcosa per curare questo dolore al collo... Posso entrare adesso?]



18:00 Tyl [ingresso] riconosce il templare e si scosta dalla porta aprendola così che egli possa entrare. sospira sorride. Lo guarda mentre entra e scorge la bruciatura. lo guarda negli occhi.
18:04 Galceran [Lazzaretto] Una folata di vento lo investe in pieno, facendolo rbbrividire in silenzio, raggelando le membra dell'uomo. Alle parole della donna, si lascia sfuggire un mezzo sorriso, indi verbia, schiudendo le labbra [E' da un pò che sto cercando di farvelo capire milady...] termina quindi con una breve risata. Fino a poco tempo prima coceva di rabbia, ma adesso sembrava essersi acquietato, muove alcuni passi verso l'interno proferendo verso Tyl [Devo avere una contusione di media entita milady] attende quindi, ch'ella lo guidi verso la sala medica



18:08 Tyl [ingresso] arrossisce sbadiglia coprendosi la mano con la dritta mentre segue il templare verso l'astanteria a due passi dietro di lui. Pensa a cosa può fare per Galceran in base a quello che la farmacia mette a disposizione.
18:10 Galceran [Lazzaretto] All'interno del loco, ove mai prima d'ora era entrato, si respirava un atmosfera di placida e calda accoglienza. L'aria sapeva di neutralità, quel fresco senso di igiene tipico delle sale mediche. Rapido sguardo, rivolgono adesso le brune iridi dell'uomo in direzione della mezzelfa Tyl. Sapeva di potersi fidare dell'Ostessa, e sperava anche che le sue abilità mediche fossero migliori di quelle culinarie.. Rammenta infatti un certo arrosto bruciato... Reprime una risata accomodandosi dove indica la donna, di seguito, schiude le labbia per favellare [Non sapevo che foste anche una cerusica milady...] Osserva adesso le movenze della mezzelfa in attesa di medicazioni...



18:17 Tyl [astanteria] segue il templare fino all'interno dell'astanteria. Una rapida occhiata a veder dove sono i presidi che le serviranno per poi tornare su GALCERAN ora si porta verso di lui indicandogli una branda. breve pausa si sfrega le mani per riscaldarle mentre va a prendere un catino di acqua fredda e delle pezze.
18:20 Galceran [Lazzaretto] La dritta, dopo un movimento forse troppo vcelere del collo, si sposta a massaggiarlo, mentre il Templare sente, sotto la cute, il dolore infondersi nel muscolo. Lascia da parte per qualche momento, i pensieri iracondi che lo avevano accompagnato limitandosi ad incentrar la sua mente a quelle che avrebbe fatto dopo esser guarito. Alle parole della mezzelfa annuisce lentamente, levandosi in piedi, togliendo dunque con entrambi le mani la veste templare e la maglia interna, rimanendo così a petto nudo, come imposto dall'ostessa. Ciò che la donna, poteva vedere, oltre ad un corpo temprato dai molti anni di guerre passate, era una cicatrice di circa 15 centimentri, diagonale sul pettorale destro. Il templare dunque, va adesso a coricarsi, fissando accigliato il soffitto.



18:25 Tyl [astanteria] prende il catino con acqua fredda, pezze pulite e olii di ARNICA. Ritorna verso la branda e guarda con un sorriso mesto il cavaliere. dice con tono affabile e premuroso. Pone gli oli sul mobiletto accanto alla branda. Il catino a terra e dentro le pezze a imbeversi d'acqua. Sospira mentre si avvicina a Galceran, palpa il muscolo del collo e ne controlla rigidità e integrità.
18:28 Galceran [Lazzaretto] Volta adesso il collo in direzione della mezzelfa, or che le iridi si limitano ad osservarla silente. [Ah, si, scusatemi] verbia, imbarazzato, obbedendo presto all'ordine della donna. Una volta a pancia in giù, aspetta che Tyl applichi i suoi medicinali, lasciandosi sfuggire una mezza smorfia di dolore sul volto, non appena le sue dita, si poggiano sulla contusione al collo. Serra la mascella, rimanendo in silenzio...



18:36 Tyl [astanteria] capito dove dover applicare la terapia posiziona la testa del cavaliere in maniera che il muscolo sternocleidomastoideo sia rilassato per non provocare ulteriori danni. Fa chiudere gli occhi al Templare passandogli una mano sul volto e ora parlando quasi con un bisbiglio solo un fruscio veloce si sente, la mezza che si allontana veloce. Si porta davanti al camino dove prende un ramoscello dal fuoco, non ancora completamente bruciato e una ciotolina posizionata sulla menzola del camino. Torna alla branda e riempie la ciotola con un pò di olio aromatico e la mette a contatto del ceppo divenuto ora un lungo carbone ardente. Un profumo di terre lontane si diffonde nei pressi della branda. Ora prende l'olio di Arnica e lo passa sulle sue mani compiendo lenti movimenti rotatori per spanderlo bene e in modo omogeneo. Aspetta che Galceran si sia rilassato un pò
18:39 Galceran [Lazzaretto] Socchiude per un istante l'iridi, restando rilassato nel lettino, a fissar un punto imprecisato della parete che si trovava a Ovest da egli. Nel mentre sente la presenza della mezzelfa lì vicino, ode il suo respiro, mentre la pelle dell'uomo, sente adesso la pressione delle sue mani... Alle sue movenze, si lascia far chiudere gli occhi, indi al suo bisbiglio risposnde con un placido [Si...]. Poscia rimane ad aspettare ch'ella ritorni, udendo di seguito i suoi passi sul pavimento del luogo. Era ritornata adesso al suo fianco. Il respiro dell'uomo, si fa or calmo, anche se lo era già da alcuni momenti. Sa che l'unguento che avrebbe preparato la donna, non gli avrebbe fatto molto male, soprattutto rispetto alle ferite a cui era abituato...



18:46 Tyl [astanteria] respira profondamente e chiude gli occhi per un istante trovando l'armonia in quel profumo orientale e in se stessa. Riapre gli occhi e si porta accanto al templare. Pone piano le mani sul suo collo e inizia aspandere l'olio sulla zona contusa. Nel mentre un suono armonioso e ipnotico inizia a provenire dalle sue corde vocali. Lento e dai toni bassi per non cozzare con l'armonia della melodia e del profumo. Un massaggio rotatorio segue la struttura del collo, il muscolo dapprima rigido inizia molto lentamente a sciogliersi. Una sensazione di calore sotto le mani che scivolano lente e precise sul corpo del cavaliere.
18:49 Galceran [Lazzaretto] Sulla cute del proprio corpo, il Templare sente adesso lo spalmarsi dell'unguento, che supponeva, servisse a placare il dolore e a far passare la contusione. Quando le piccole dita della donna toccano dolcemente la contusione, egli nonostante il dolore, s'acquieta ancor di più, rilassandosi. Rimembrava le volte, in cui si era improvvisato medico, soprattutto durante le battaglie. Conosceva una medicina rozza, di base, e inoltre le sue mani ormai divenute perennemente dure e callose a causa del tempo passato a serrar le falangi sull'else delle spade erano tutt'altro che delicate come quelle della mezzelfa. Soleva essere alquanto sbrigativo e poco... morbido nel contatto coi feriti. Il canto che adesso esce dalle labbra della mezzelfa, contribuisce a fargli avere una sensazoine di maggiore pace interiore, di relax. Egli difatti, sembra quasi dimenticare il dolore e si lascia sfuggire un mezzo sorriso sul volto. Un sorriso calmo di benessere...



18:55 Tyl [astanteria] le mani passano lente lungo il collo, il busto segue le movenze delle mani ondeggiando avanti e indietro. La situazione quasi ipnotica rende la pratica quasi automatica, lo scorrimento lubrificato dagli olii e la leggera stretta là dove il muscolo si contrae di più. Movimenti circolari a sciogliere i nodi di tensione. Ora il massaggio scende lungo la spalla a rilassare il punto dove il muscolo si articola con il dorsale. Lunghe carezze un pò più energiche a far sì che la tensione si scarichi lungo i centri nervosi del corpo.


18:57 Galceran [Lazzaretto] Mentre la mezzelfa continuava a cantare, l'uomo si perde tra i propri ricordi... Quel passato, soprattutto, sereno, felice, dove il sorriso e l'amore erano all'ordine del giorno. Il sorriso di suo figlio, e l'amore derivato dai baci di Giadis. Quasi perso tra i meandri della propria memoria, ode sulla sua pelle, i massaggi che la donna gli volge... Che piacevole sensazione. Un brivido di calma e soddisfazione sale sulla sua pelle, mentre in silenzio, permane a sentire la dolce sensazione prodotta dal piacevole massaggio...




19:07 Tyl [astanteria] ora un lungo gesto dalla base del cranio lungo il collo per raggiungere la spalla e scendere lungo il braccio. Ripete il gesto più volte ma sempre più lentamente, fino all'ultima volta dove lentamente si allontana per prendere una pezza posta appositamente vicino al camino per essere calda al momento del bisogno. Ritorna con passo felpato per non disturbare il templare e pone il panno sulla zona collo-spalla-braccio. Il calore permetterà il massimo assorbimento e l'olio farà il resto. Copre il cavaliere con una pelle di orso e lo lascia riposare. Si avvicina al suo orecchi e bisbiglia . Raccoglie tutte le cose tranne la ciotolina con l'olio che ancora emana l'essenza profumata. La lascia fin quando non si sarà consumata del tutto. Ripone gli oggetti negli scaffali appositi mentre lascia riposare Galceran

19:09 Galceran [Lazzaretto] Un respiro, poi un altro, la calma inizia a prendere il sopravvento sul suo corpo. I muscoli si rilassano, come chissà da quanto tempo non avevano fatto. Il templare, con gli occhi socchiusi, inizia a sentirsi dolcemente cullato da quella sensazione di tranquillità, tanto che per qualche momento si lascia andare tra le accoglienti braccia di Morfeo. S'è addormentato difatti il novizio, a causa del dolce turbinio di pratriche rilassanti. [Siete un angelo lady Tyl] borbotta, assonnato, in risposta al suo bisbigliare, ritornando presto al suo sonno ristoratore...

9:11 Tyl [astanteria] lascia riposare il templare e si siede sul panchetto vicino al camino. Scrive sul suo diario...
[Modificato da Eiler 21/02/2008 17:33]
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21/02/2008 16:39

Cartella Clinica
Nome paziente: Galceran

Cognome paziente: De Born

Razza: Umano

Qualifica o grado: Sergente Templare

Disturbi: Dolore cervicale

Diagnosi: Contusione Muscolo sternocleidomastoideo

Prognosi: 2 giorni

Cura: Massaggio con oli essenziali <Arnica>

Controllo: 1 giorno

Tyl McAran
[Modificato da Tyl McAran 21/02/2008 16:41]
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21/02/2008 16:44

Cartella Clinica
Nome paziente: Galceran

Cognome paziente: De Born

Razza: Umano

Qualifica o grado: Sergente Templare

Disturbi: Tumefazione braccio sinistro

Diagnosi: Infiammazione dovuta a corpo estraneo <scheggia>

Prognosi: 2 settimane

Cura: Incisione ed estrazione del corpo estraneo, sutura e bendaggio

Controllo: 1 settimana

Tyl McAran
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21/02/2008 16:52

estrazione e prima medicazione
14:11 Tyl [sala medici] ] finisce di riempire tutte le scartoffie e richiude il registro del medicus. Si stira la schiena portando in alto le braccia e tirando prima uno e poi l'altro mentre le ossicine della colonna scricchiolano. Pone le mani sul bordo della scrivania e si da la spinta necessaria per scostarsi dal tavolo mentre allunga in avanti le gambe. Si alza per dirigersi verso l'astanteria.

14:12 Galceran [Branda/Lazzaretto] Lentamente il Templare riapre l'iridi. Un dolore lancinante proveniva dall'avambraccio sinistro, ed ei compie una breve smorfia col volto, prima di voltar lentamente il capo a dritta e manca... Era al lazzaretto se non errava. Tossice alcune volte, rimembrando con chiarezza come aveva fatto a ferirsi. Che stupido che era stato. Aveva lasciato una semplice fasciatura all'intero braccio, sperando che passasse col tempo, rimandando ad altri tempi le cure. Aveva anteposto il dovere da buon templare alla propria salute. Ed ora ecco che ne pagava le conseguenze. Dov'erano finiti i cerusici?

14:17 Tyl [astanteria] entra nell'astanteria e si guarda attorno, tutto tranquillo, Karl dorme e Galceran sembra essersi svegliato da poco. Si avvicina con passo felpato per non disturbare il suo risveglio e parlando a voce bassa <Buon giorno ser Galceran> sorride per accoglierlo. Giunta alla sua branda pone le mani conserte e lo osserva. Il braccio sembra tumefatto e gonfio, un leggero pallore sul viso del Templare. <come vi sentite quest'oggi?> chiede cortese.

14:22 Galceran [Branda/Lazzaretto] Fuori il disco diurno sembrava emanare un calore maggiore rispetto al freddo cupo dei giorni precedenti. I candidi raggi del pallido astro solare, filtravano attraverso la finestra, riscaldando flebilmente il suo viso. Il capo del Templare era comodamente adagiato su un cuscino, mentre l'intero corpo poggiava su una soffice branda all'interno dell'astanteria. L'udito, non ode all'infuori delle gioconde risate dei pargoli, che giocavano poco distante dall'edificio, altri rumori. Gli scricchioli e i cigolii di porte che si aprivano, catturano la sua attenzione, e dunque l'uomo si volta, lentamente col capo, or che l'iridi si incentrano sulla lignea soglia, dalla quale la figura di lady Tyl, stava facendo adesso il suo ingresso nel loco. [Sua Gloriam] verbia, portando sotto le coperte la mano destra sul petto. Ciò gli provoca un certo dolore ed ei, fa una smorfia di disprezzo. [Bah, come dovrei sentirmi... Questo stupido braccio mi fa molto male, quasi come se stesse bruciando... Ed io, non voglio perder tempo ad oziare qui...]

14:29 Tyl [branda Galceran] annuisce alle sue parole e il volto mostra una certa consapevolezza della situazione. Lascia che le braccia scendano lungo i fianchi e dai piedi del letto si porta accanto a lui che vede provato dal dolore. <Fatemi vedere ser> gli porge la dritta affinchè egli posi sul suo palmo il braccio. Lo sguardo affabile per dargli una sensazione di serenità. <non siate sempre così scontroso, vi ho detto che vi nuoce alla salute> sorride.

14:35 Galceran [Branda/Lazzaretto] Sbuffa scocciato, ripensando per qualche istante al modo letteralmente stupido in cui si era ferito... Era stato così distratto a non rendersene conto, e il pensiero, ch'or per quella sua distrazione era costretto a rimanere a letto, lo tormentava e gli rodeva il fegato. L'iridi adesso, si spostano sulla figura di lady Ty, salendo via via fino ad arrivare al suo volto. Per qualche istante gli occhi castani del Templare la osservano impassibili, prima ch'ei, udendo le parole della mezza, proferi, dischiudendo le labbia [Ma io non sono scontroso milady... E' che... Voi mi incontrate sempre quelle poche volte in cui lo sono davvero..] il suo tono, cerca di esser un pò più calmo, indi soggiunge [Al contrario, di solito sono un tipo molto calmo...] Porge adesso il braccio sinistro verso la mano della mezzelfa. Lo leva da sotto le coperte con una certa difficoltà, continuando a fare piccole smorfie di dolore, senza però, lasciarsi sfuggire gemiti

14:41 Tyl [branda Galceran] sorride sentendo le di lui affermazioni <ma che fortuna che ho ser> ridacchia<sarò io che vi metto di così buon umore> fa un gesto con le dita della mancina come a virgolettare le sue parole. Osserva il braccio del Templare e con quanta difficoltà esegue i semplici gesti. La sua espressione di dolore la preoccupa e forse qualcosa trapela dal suo volto. <dobbiamo fare qualcosa per il vostro braccio ser> ora che lo tiene sul palmo si accorge che l'arto è caldo, edematoso. Il colore della cute non le piace affatto e un odore caratteristico si sente provenire dalle bende.

14:44 Galceran [Branda/Lazzaretto] Egli un tipo scontroso? Ma che sciocchezze... Quale uomo non lo sarebbe stato con una grossa scheggia di legno infilata nelle carni dell'avambraccio sinistro, che ardeva peggio del fuoco in un camino? L'iridi che dapprima avevano accompagnato il braccio sinistro, nel palmo aperto della donna, or si spostano verso lo sguardo di lei, sì da incrociar la sua espressione... Nulla di buono, a quanto sembrava. Presto le parole della cerusica glielo cnfermano. [Milady l'importante è non amputarlo... Altrimenti dove potrò tenere lo scudo?] verbia seriamente prima di proferire [Comunque sia.... mi rimetto nelle vostri abili mani milady...] sorride adesso, un sorriso stentato, a causa del dolore [Sono pronto a ricevere le vostre cure, anche se sono dolorose... In fondo ne ho passate di peggiori...]

14:50 Tyl [branda Galceran] continua ad osservare il braccio mentre risponde <vedrò di fare il possibile ser> l'espressione pensierosa <certo il vostro braccio non è ridotto molto bene> lo pone delicatamente sulla branda facendo bene attenzione a non mettere a contatto del materasso la ferita così da non premerci sopra.<attendetemi un momento vado a prendere il necessario alla vostra medicazione> così dicendo si volta senza attender risposta dirigendo i suoi passi verso il mobiletto dei medicinali e dei presidi chirurgici.

14:53 Galceran [Branda/Lazzaretto] Quante ferite aveva subito il suo corpo? Tagli, lacerazioni, contusoni, graffi, lividi... Partendo dagli arti inferiori, fino a raggiunger la nuca. Ma d'altronde, era ben noto, era questa la vita d'un soldato. Ed egli era stato un soldato per tutta la vita, e molto probabilmente lo sarebbe ancora stato. Il guardo del novizio, si poggia, dunque sulla ferita all'avambraccio sinistro. Certo, non aveva un bell'aspetto. Alle parole della mezzelfa, annuisce, soggiungendo poco dopo, in tono ironico, [Certo milady... Vi attenderò qui... Anche se in realtà avevo pensato di camminare poggiato sul palmo della mancina fino a Thorgard...] breve risata si lascia sfuggire, or che silente, attende il ritorno di Lady Tyl

15:01 Tyl [astanteria-->medicamenti] sorride alle parole del templare scuotendo piano il capo.l'attenzione ora riporta sui medicamenti e i presidi. Prende pinze, garze, unguento di Lavanda e una candela. Sospira organizzando il da farsi. Si volta e si porta nuovamente alla branda di Galceran. Sul comodino accanto al suo giaciglio posa gli oggetti in ordine di utilizzo. Lo sguardo serio e attento, non sembra neanche lei.

15:04 Galceran [Branda/Lazzaretto] Per qualche momento, mentre lady Tyl è assente a prender gli attrezzi di cura, egli sposta lentamente il capo, verso la finestra che v'era all'interno del loco. Le nuvole si muovevano mosse dal vento, in fondo era una gran bella giornata, ed ei purtroppo era costretto a rimanere in quel loco. [Bah...] mugugna, voltandosi adesso, non appena il cigolar della porta, non richiami la sua attenzione sulla dama che stava ritornando nel loco. Mezzo sorriso, abbozza sul volto, l'umano, voltando ancora una volta il capo in sua direzione. Poscia favella in direzione della mezzelfa [Milady, mi raccomando a Voi... Non vorrete privare Vera Deon, d'uno dei suoi nobili difensori...] anche questa volta, dal suo dire, traspare una punta di ironia... Era ben conscio della bravura della mezzelfa in campo medico, ma questa era una ferita più complessa rispetto alla semplice contusione al collo...

15:10 Tyl [branda Galceran] Sospira, il volto un pò teso, lo guarda e abbozza un sorriso <non temete ser non sono un macellaio, ho curato anche il braccio di ser Baliano tempo addietro> sembra come se quelle parole servissero più a lei che al Templare. Ora si porta accanto alla branda. La destra tiene un telo impermealizzato dalla pece, la mancina solleva un pò l'avambraccio sinistro quanto basta per lasciar scorrere sotto di questo il telo. Ora si volta a bagnar alcune bende con la Lavanda per tenerle pronte.

15:13 Galceran [Branda/Lazzaretto] Ritornando nuovamente serio in volto, adesso il Templare, serrando la mascella, osserva il far della mezzelfa con apparente distacco. Anche se in realtà era curioso di vedere com'ella avrebbe proceduto. Sapeva che presto la pratica di cura, gli avrebbe procurato un certo dolore, ma in fondo anche a questo era abituato. Alle parole ch'ella or favella, il templare, inarca le sopracciglia, scherzando in tono falsamente sconsolato [Ecco allora perchè sir Baliano si è svegliato tempo addietro senza un braccio...] Altra piccola risata, compie il templare, attendendo le successive movenze di lei.

15:18 Tyl [branda Galceran] inarca un sopraciglio alle parole di Galceran e si volta verso di lui <bhè allora forse toccherà anche a voi la stessa sorte> il tono poco affabile. Sospira <scusate ma la prova è difficile per voi quanto per me> prende un paio di forbici dalla sua tascapane che la segue sempre e sistemandosi impiedi accanto alla branda inizia a tagliare la fasciatura improvvisata dal Templare. Le lame dell'attrezzo scorrono lontane dalla ferita ma pur sempre fredde e decise.

15:21 Galceran [Branda/Lazzaretto] Alle parole della mezzelfa abbozza un mezzo sorriso, verbiando accigliato [E chi lo dice che lo è per me?] inarca nel mentre un sopracciglio, osservando la figura della dama. Ella stava adesso tagliando le vecchie bendature, improvvisate da egli, basandosi sulle nozioni basiliari di medicina che conosceva. Sulla pelle del braccio, sente il freddo contatto del ferro delle forbici, ma serra la mascella, senza proferir altro. Il momento dell'ironia era terminato, e dall'espressione che aveva assunto, adesso doveva essere evidente...

15:29 Tyl [branda Galceran] tagliato il bendaggio scopre piano la ferita attenta a non portar via la pelle anche se la garza ormai si era adesa al braccio. <se è così buon per voi> cerca di distrarlo parlandogli o è solo scaricare la tensione che la pervade. Il braccio di un violaceo poco rassicurante è lacerato da una scheggia che tutt'intorno si mostra tumefatta e purulenta. Sospira gettando a terra la vecchia garza ingiallita dal pus e dal sangue. <sentirete un pò di fastidio>cerca di minimizzare<ma sarò veloce e precisa non preoccupatevi> cerca di sorridergli. Si allontana di poco a prendere le garze imbibite di Lavanda per poi iniziare a tamponare la ferita al fine di disinfettarla e cercare di detergerla al meglio

15:33 Galceran [Branda/Lazzaretto] Il corpo sotto le coperte cerca di rilassarsi, ogni singolo muscolo di lui, difatti, sembra esser lasciato a riposare. Anche se presto il dolore lo avrebbe attanagliato. Il respiro si mantiene regolare, mentre con espressione apparentemente noncurante, osserva le movenze della donna. [Sapete milady... Conosco un trucco che mi permette di provare meno dolore... Ho imparato a perfezionarlo col tempo...] profera pcato, aspettandosi ch'ella gli domandasse quale fosse... E se non lo avrebe fatto... Sarebbe stato lui a dirlo...

Tyl usa [Pugnale di ferro] : Depila l'avambraccio sinistro utilizzando la lama del pugnale sempre molto affilato. Passa il filo contropelo cercando di non peggiorare la ferita già presente. Disinfetta nuovamente ora con la Lavanda per rendere il più possibile asettica la zona. Incuriosita <veramente ser?> sorride <e quale sarebbe?> mentre pulisce il pugnale. Decidendo di approfittare del momento di distrazione incide ora con la punta del pugnale andando così ad aprir la ferita che subito inizia a sanguinare copiosamente, sangue e pus ne fuoriesce e prontamente la mezza tampona con le garze imbevute di Lavanda.

15:43 Galceran [Branda/Lazzaretto] Sposta lo sguardo sulla finestra, contemplando il paesaggio all'esterno, vagando tra i meandri della sua memoria. Prima che la mezzelfa incida col pugnale sul suo avambraccio, il templare verbia tristemente [Mi basta ricordare alcuni momenti ancora più sofferenti...] Si riferiva chiaramente alla morte del figlio e dell'amata. Sentendo dunque, il dolore provocato dall'arma, serra la mascella mordendosi il labbro. Ecco che inizia a pensare, tornando indietro con la mente, fino ad un anno e qualche mese fa... Rivede adesso la propria figura, china sul corpo di quelli che erano stati la donna da lui amata e su quella del figlio...

15:46 Tyl [branda Galceran] Argina l'emorragia e quando questa si è fermata si sporge a prendere le pinze sul comodino. le passa sulla fiamma della candela che si era premunita di portarsi vicino. Lascia che parte della pinza si annerisca così da assicurarsi la pulizia del presidio per poi utilizzarlo nel braccio di Galceran. Dopo aver premuto ancora un pò per far fuoriuscire il pus dalla lacerazione ripulisce con le garze che poi butta a terra. Ora allarga i lembi della ferita e va a pinzare la grossa scheggia di legno. La sfila piano onde evitare che si spezzi all'interno. La vede scorrere nella carne. Si ferma un attimo per poi pinzare più in prossimità del braccio. Ricomincia a sfilare e finalmente la lunga scheggia vien via. Silente opera, concentrata nel suo lavoro.

15:46 Tyl [branda Galceran] Argina l'emorragia e quando questa si è fermata si sporge a prendere le pinze sul comodino. le passa sulla fiamma della candela che si era premunita di portarsi vicino. Lascia che parte della pinza si annerisca così da assicurarsi la pulizia del presidio per poi utilizzarlo nel braccio di Galceran. Dopo aver premuto ancora un pò per far fuoriuscire il pus dalla lacerazione ripulisce con le garze che poi butta a terra. Ora allarga i lembi della ferita e va a pinzare la grossa scheggia di legno. La sfila piano onde evitare che si spezzi all'interno. La vede scorrere nella carne. Si ferma un attimo per poi pinzare più in prossimità del braccio. Ricomincia a sfilare e finalmente la lunga scheggia vien via. Silente opera, concentrata nel suo lavoro.

15:49 Galceran [Branda/Lazzaretto] Mentre la mascella è serrata e il volto contratto in diverse smorfie di sofferenza, ecco che il templare, sembra perdersi completamente tra i vecchi pensieri. Il volto esangue di Lei, le sue ultime parole prima di lasciare questo mondo... Rimembra con chiarezza il volto di Owain, sofferente, pallido, e la breve frase che gli disse prima di esalar l'ultimo respiro. *Papà, mi dispiace, non potrai insegnarmi a combattere... Ma non preoccuparti, difenderò io la mamma* Aveva detto nella sua ingenuità giovanile. L'iridi son chiuse, mentre il dolore al braccio era quasi alleviato, dal dolore più lacerante nel suo cuore...

Tyl usa [Ago di Rame e Filo] : posa le pinze e sospira. Disinfetta ora con l'unguento di Lavanda passandolo dentro e fuori la ferita dopo averla ripulita dal sangue. Passa anche l'ago sulla fiamma e va a suturare la lacerazione. L'ago penetra nella carne nel punto dove i due lembi si congiungono. Passa all'interno della lacerazione e poi nel lato di destra per passare in quello di sinistra. Zigzagando sutura e la ferita si richiude. Pulisce il sangue che ne esce e passa l'unguento di lavanda.

15:55 Galceran [Branda/Lazzaretto] La rabbia, il dolore, la frustazione che aveva provato in quei momenti, quando l'iridi gli mostravano la crudele scena che gli si palesava dinnanzi. In quei momenti il suo dolore era arrivato così profondo, che aveva invocato, invano la morte. Non aveva posseduto il coraggio di togliersi la vita, eppure aveva partecipato sempre nelle battaglie in prima linea, senza mai essere ferito mortalmente. Alla fine ci aveva rinunciato, accettando la loro morte, come un qualcosa di immutabile ormai. Sente il dolore, provenire dall'avambraccio, ignaro di cosa la mezzelfa stesse facendo. Difatti gli occhi permangon chius, mentre ritorna ad immergersi nei momenti di maggior sofferenza...

Tyl usa [Bende.] : [branda] prende il rotolo di benda e inizia a fasciare il braccio del templare. Il bandolo viene fissato sotto l'avambraccio nella parte più prossimale alla mano per iniziare a far girare intorno al braccio la benda. Una piccola fasciatura che serve solo a mantener vicini e stretti i punti ma soprattuto puliti e protetti dalle intemperie e dai colpi. Finito il bendaggio lascia riposare il templare.

16:03 Galceran [Branda/Lazzaretto] Respira con più calma, avvedendosi del fatto che lady Tyl, aveva quasi finito di ricucire la sua ferita. Lentamente riapre gli occhi, lasciando che i vecchi ricordi, ritornino negli angoli più remoti della sua mente, che sarebbero usciti forse alla prossima operazione dolorosa, ma probabilmente in altre circostanze. Lentamente volta il capo verso lady Tyl, e dunque, si lascia sfuggire una piccola espressione di dolore, prima di verbiare con un mezzo sorriso [Vi ringrazio per ciò che avete fatto milady...] tace adesso, in attesa del di lei favellar

16:06 Tyl [branda Galceran] Intenta nel silenzio a completare il lavoro la di lui voce le giunge come un campanello che la fa ridestare. Alza lo sguardo verso il cavaliere e gli sorride <dovere> per poi prendere tutti i presidi e gli unguenti tenendoli fra le mani. Si avvia al mobile dei medicamenti dove va a lasciare tutto, gli inservienti penseranno a ripulire. Pone i palmi delle mani sulla superficie del ripiano del mobile e respira profondamente chiudendo gli occhi.

16:09 Galceran [Branda/Lazzaretto] Lentamente e con cura, inizia a spostare il braccio sinistro, appena curato sotto le coperte, a meno che, ella non lo avesse fermato. Un mezzo sorriso gli si palesa sul volto, or che ella verbia una semplice parola. Schiude quindi le labbra proferendo a sua volte [Un dovere milady... Che vedrò di ricambiare al più presto...] Indi, adesso che ella s'allontana per posare le erbe e gli altri unguenti medicamentosi, insieme agli attrezzi medici, socchiude per un istante l'iridi, mordicchiandosi il labbro. Il ricordo del passato non era uno dei più piacevoli di certo...

16:12 Tyl [mobile presidi] si riprende dall'operazione appena eseguita, ancora no si abitua al suo lavoro. Sospira e si volta verso la branda di Galceran che vede sistemarsi per riposare. Ancora un fremito lungo la schiena per poi avanzare verso il camino.
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21/02/2008 16:54

II medicazione
14:40 Galceran [Sentiero] Sbuffando scocciato, il Sergente muove il passo verso il lazzaretto a Vera Deon. Finalmente, poteva archiviare la pratica "braccio scheggiato". La spada templare giace alla cintola sinistra dell'uomo, mentre lo scudo è legato alle sue spalle, sopra al mantello. Sotto le ampie nubi grigiastre, muove deciso il passo. La figura del lazzaretto non distava troppo oramai. La brezza leggera, arruffava i suoi capelli, facendoli ricadere disordinatametne sulla sua fronte. Pervenuto dinnanzi alla porta, muove la dritta iniziando a bussare... In attesa dunque di un cerusico che aprisse...

Tyl [astanteria] intenta a riordinare i presidi dopo aver tirato a lucido l'astanteria, dispone in ordine di categoria i presidi chirurgici, le medicazioni, le lozioni e gli unguenti. Sente bussare ma non se ne cura il portantino aprirà la porta. La nuova veste si deve adeguare ancora al corpo della mezza e i movimenti le sembrano più difficoltosi e lenti. I capelli raccolti in due trecce laterali ben adese al capo.

Galceran [Lazzaretto] Forse doveva prendere in considerazione l'idea che lady Tyl gli aveva proposto. Ovvero, farsi annunciare prima del suo arrivo. In effetti, la celerità non era il punto forte dei cerusici. Accigliandosi in volto, ecco ch'or l'umano da altri colpi alla porta, prima di poggiar la schiena al muro, alzando placidamente il guardo a mirare il cielo. Nonostante le grosse nubi, non sembrava essere una brutta giornata. La brezza del meridione, donava una dolce freschezza, carezzando le sue fattezze, mentre il rumor degli augelli sugli alberi gli giunge alle orecchie. Incrocia le braccia, mordicchiandosi il labbro inferiore. Ma quanto ci voleva? Finalmente la figura del portantino, gli si palesa dinnanzi aprendo la porta. [Sua Gloriam] profera pacato il templare, portando la man dritta chiusa in pugno sul petto [Devo farmi visitare da un cerusico...]. Silente rimane ascoltando le indicazioni del portantino. Poscia, annuisce col capo e si dirige verso l'astanteria...

14:51 Tyl [astanteria] attenta con lo sguardo alle sue manzioni ma con le puntute alla porta riconosce la voce del Templare Galceran. Sorride immaginandosi già le sue lamentele e si dispone ad accoglierlo lisciandosi la veste nuova e controllando che le trecce siano ancora in ordine sul capo. Si schiarisce la voce attendendolo vicino l'uscio dell'astanteria da dove apparirà dopo aver percorso il corridoio.

14:54 Galceran [Lazzaretto----> astanteria] Uno dopo l'altro i passi del templare si susseguono rapidi all'inerno del lazzaretto a Vera Deon. Conosceva l'astanteria, essendoci stato un bel pò... Mezzo sorriso increspa le sue labbra, al solo pensiero di come s'era procurato l'ultima ferita. Inevitabilmente si osserva il braccio, dove solo due giorni prima lady Arainael gli aveva applicato un unguento *erba biblitobri... lillistro... cistisotris... Vabbè lasciamo perdere* pensa accigliato, lasciando stare il nome dell'erba. Giunto dinnanzi alla porta, la apre lentamente. [Sua Gloriam] verbia, tranquillo verso lady Tyl, acompagna il dir col gesto della mano. [Come al solito, NON ho dovuto attendere per farmi aprire la porta...] inizia, ironicamente il templare. Volge dunque il passo verso l'interno dell'astanteria

14:59 Tyl [astanteria] Vede aprirsi la porta ed eccolo ser Galceran <Valetudo ser> un leggero inchino piegando il capo e appena le spalle sorridendo subito dopo alle sue parole. Le labbra si allungano lungo il viso in un'espressione cortese per poi ribadire <voi ser non seguite i miei consigli ed ecco qui cosa succede> iniziando a dirigersi verso il mobiletto dei presidi<ma accomodatevi prego> indica una sedia accanto ad un tavolo che la mezza si è fatta disporre dai portantini per essere più comoda nelle medicazioni.

15:03 Galceran [astanteria] Con un cenno del capo indica il braccio, sicuro che la mezzelfa avesse capito ciò che intendeva. In effetti grazie alle cure di lady Tyl, ma anche grazie all'unguento della druida, il dolore bruciante era notevolmente diminuito e la ferita non gli doleva più di tanto. Il suo braccio era quasi come nuovo. All'udir le parole della mezzelfa ormai ufficialmente divenuta cerusica, stando a ciò che aveva letto sull'araldo, il templare schiude le labbia, proferendo ironicamente [In effetti, avevo chiesto al Re di prestarmi la sua scorta per farmi annunciare... Ma non ha voluto sentire ragioni...] ride brevemente prima di soggiungere [Udendo il vostro saluto, e dopo aver letto nell'araldo... Voglio farVi i complimenti per la nuova carica, milady] Sorride adesso, sedendosi, dove indicato dalla mezzelfa

15:09 Tyl [astanteria] lesta si porta a prendere forbici, unguenti e garze. Ridacchia alle sue parole <lo scredo bene> risponde ironica<sapeva che qui abbiamo la nostra fanfara ad attendere chi prima si fa annunciare> piccola frecciatina. Si volta nuovamente verso il templare e portando gli oggetti scelti fino al tavolo delle medicazioni risponde <vi ringrazio e speriamo bene> fa una smorfia col la bocca quasi a scongiurare qualche incidente di percorso.

15:12 Galceran [astanteria] Dopo essersi seduto sulla sedia, come la cerusica aveva ordinato, ecco che il templare, porta la man dritta a scoprire l'avambraccio sinistro, sì da palesar ciò che restava della ferita, un tempo molto più vasta, alla mezzelfa. Tace quindi, con aria noncurante ed impassibile, attendendo il dire della donna, che non tarda ad arrivare. Nulla favella in merito alla prima osservazione, limitandosi ad abbozzare un mezzo sorriso divertito. [Sono sicuro che sarete una brava cerusica milady] profera in seguito attendendo ch'ella esegua gli ultimi accertamenti.

15:19 Tyl [astanteria] Annuisce e subito dopo inizia a fsasciare il braccio di Galceran <faremo in un attimo> lo avverte. La sutura si palesa, la cute pulita e di colorito roseo non sembra dar segni di complicanze. L'indice di entrambe le mani vanno a premere ai lati della ferita ma non ne fuoriesce nulla. <bene, leviamo questi punti ora> sorride in direzione del templare<non ne avete più bisogno> indi prende le forbici con la dritta e pone indice e pollice negli occhi delle suddette. La mancina preme leggermente sul bordo della ferita così che le dita possano cogliere il nodino cardine della sutura. Una volta carpito lo tirano quel tanto che basta a far passare le lame della forbice e zac, il grosso è fatto.

15:23 Galceran [astanteria] Non amava perdere troppo tempo, e in più di un occasione aveva dimostrato di non essere così paziente come forse lo erano molti dei suoi confratelli. Erano ansioso di tornare alle sue mansioni e quindi, rimanere lì, quasi come un bambino in attesa di cure, non gli andava molto a genio. Rimane difatti accigliato, mentre la mezzelfa gli leva i punti. Osserva nel mentre la finestra alla sua destra, mentr'ella lo fa. Non tanto per mancanza di senso di sangue freddo, tutt'altro. Schiude infine le labbra, proferendo, dopo aver lanciato una rapida occhiata al braccio sinistro [Dovrò attendere altro tempo prima di poterlo usare come prima milady?]

15:29 Tyl [astanteria] Finisce di sfilare gli ultimi punti attenta a togliergli tutti <il braccio è attaccato a voi> sorride <potete usarlo come vi aggrada ser sopratutto ora che non è più offeso> stende bene la pelle con i pollici di entrambe le mani e subito dopo si scosta di poco <finito, siete tornato come nuovo> in effetti la cicatrice è quasi invisibile.

15:33 Galceran [astanteria] Mentre la sua espressione si palesa alquanto placida, ecco ch'or il sergente, dopo che la mezzelfa ha terminato il suo compito di sfilatura dei punti porta la dritta a coprir nuovamente l'avambraccio sinistro con l'abito. Ampio sorriso appare sul suo volto, or che sente le parole proferite dalla cerusica. [Ne sono lieto. In effetti non ne potevo più di portare lo scudo dietro le spalle] verbia placidamente indicando con la man dritta, con l'indice, il grosso scudo templare alle sue spalle. S'alza dunque dalla propria postazione, schiudendo le labbia, proferendo [Vi ringrazio molto milady... Per le cure che mi avete prestato...]

15:39 Tyl [astanteria] sorride alle sue parole e annuisce <ne sono felice, immagino quanto possa essere frustante non poter esplicare al meglio le proprie funzioni> mentre ripone gli utensili <non mi dovete ringraziare è il mio dovere> china leggermente il capo.

15:44 Galceran [Astanteria---> uscita] Altro mezzo sorriso si lascia sfuggire il templare. Annuisce quindi lentamente con il capo in direzione della cerusica. Per ei era ormai giunta l'ora di andar via. [Lo so milady... E sono convinto che continuerete a svolgere il vostro mestiere con notevole maestria...] il suo tono è tranquillo, indi soggiunge [Adesso, milady, devo tornare al mio turno di ronda...] china leggermente il capo, come segno di cordialità, poscia porta la mano al petto soggiungendo [Sua Gloriam, lady Tyl...] Indi s'avvia verso il corridoio, dirigendosi verso l'uscita del loco...

15:51 Tyl [astanteria] Lo ascolta e guarda le sue movenze <vi ringrazio ser> lo segue con lo sguardo <buon lavoro e state attento a non farvi la bua> gli fa l'occhiolino <Valetudo Galceran> si accinge a sistemare i presidi nel mobiletto.

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21/02/2008 17:28

Cartella Clinica <aggiornamenti II medicazione>
OFF//punti salute prima della medicazione 97.0, ripristinati dopo a 100.0\\

Nome paziente: Galceran

Cognome paziente: De Bon

Razza: umano

Qualifica o grado: Sergente dei Templari

Disturbi: ferita al braccio

Diagnosi: ferita provocata dalla penetrazione di una grossa scheggia.

Prognosi: nds

Cura: controllo ferita e rimozioni punti di sutura

controllo: ferita rimarginata non occorre altro controllo

Tyl McAran
Cerusico di Vetrustia
[Modificato da Tyl McAran 21/02/2008 17:33]
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