estrazione e prima medicazione
14:11 Tyl [sala medici] ] finisce di riempire tutte le scartoffie e richiude il registro del medicus. Si stira la schiena portando in alto le braccia e tirando prima uno e poi l'altro mentre le ossicine della colonna scricchiolano. Pone le mani sul bordo della scrivania e si da la spinta necessaria per scostarsi dal tavolo mentre allunga in avanti le gambe. Si alza per dirigersi verso l'astanteria.
14:12 Galceran [Branda/Lazzaretto] Lentamente il Templare riapre l'iridi. Un dolore lancinante proveniva dall'avambraccio sinistro, ed ei compie una breve smorfia col volto, prima di voltar lentamente il capo a dritta e manca... Era al lazzaretto se non errava. Tossice alcune volte, rimembrando con chiarezza come aveva fatto a ferirsi. Che stupido che era stato. Aveva lasciato una semplice fasciatura all'intero braccio, sperando che passasse col tempo, rimandando ad altri tempi le cure. Aveva anteposto il dovere da buon templare alla propria salute. Ed ora ecco che ne pagava le conseguenze. Dov'erano finiti i cerusici?
14:17 Tyl [astanteria] entra nell'astanteria e si guarda attorno, tutto tranquillo, Karl dorme e Galceran sembra essersi svegliato da poco. Si avvicina con passo felpato per non disturbare il suo risveglio e parlando a voce bassa <Buon giorno ser Galceran> sorride per accoglierlo. Giunta alla sua branda pone le mani conserte e lo osserva. Il braccio sembra tumefatto e gonfio, un leggero pallore sul viso del Templare. <come vi sentite quest'oggi?> chiede cortese.
14:22 Galceran [Branda/Lazzaretto] Fuori il disco diurno sembrava emanare un calore maggiore rispetto al freddo cupo dei giorni precedenti. I candidi raggi del pallido astro solare, filtravano attraverso la finestra, riscaldando flebilmente il suo viso. Il capo del Templare era comodamente adagiato su un cuscino, mentre l'intero corpo poggiava su una soffice branda all'interno dell'astanteria. L'udito, non ode all'infuori delle gioconde risate dei pargoli, che giocavano poco distante dall'edificio, altri rumori. Gli scricchioli e i cigolii di porte che si aprivano, catturano la sua attenzione, e dunque l'uomo si volta, lentamente col capo, or che l'iridi si incentrano sulla lignea soglia, dalla quale la figura di lady Tyl, stava facendo adesso il suo ingresso nel loco. [Sua Gloriam] verbia, portando sotto le coperte la mano destra sul petto. Ciò gli provoca un certo dolore ed ei, fa una smorfia di disprezzo. [Bah, come dovrei sentirmi... Questo stupido braccio mi fa molto male, quasi come se stesse bruciando... Ed io, non voglio perder tempo ad oziare qui...]
14:29 Tyl [branda Galceran] annuisce alle sue parole e il volto mostra una certa consapevolezza della situazione. Lascia che le braccia scendano lungo i fianchi e dai piedi del letto si porta accanto a lui che vede provato dal dolore. <Fatemi vedere ser> gli porge la dritta affinchè egli posi sul suo palmo il braccio. Lo sguardo affabile per dargli una sensazione di serenità. <non siate sempre così scontroso, vi ho detto che vi nuoce alla salute> sorride.
14:35 Galceran [Branda/Lazzaretto] Sbuffa scocciato, ripensando per qualche istante al modo letteralmente stupido in cui si era ferito... Era stato così distratto a non rendersene conto, e il pensiero, ch'or per quella sua distrazione era costretto a rimanere a letto, lo tormentava e gli rodeva il fegato. L'iridi adesso, si spostano sulla figura di lady Ty, salendo via via fino ad arrivare al suo volto. Per qualche istante gli occhi castani del Templare la osservano impassibili, prima ch'ei, udendo le parole della mezza, proferi, dischiudendo le labbia [Ma io non sono scontroso milady... E' che... Voi mi incontrate sempre quelle poche volte in cui lo sono davvero..] il suo tono, cerca di esser un pò più calmo, indi soggiunge [Al contrario, di solito sono un tipo molto calmo...] Porge adesso il braccio sinistro verso la mano della mezzelfa. Lo leva da sotto le coperte con una certa difficoltà, continuando a fare piccole smorfie di dolore, senza però, lasciarsi sfuggire gemiti
14:41 Tyl [branda Galceran] sorride sentendo le di lui affermazioni <ma che fortuna che ho ser> ridacchia<sarò io che vi metto di così buon umore> fa un gesto con le dita della mancina come a virgolettare le sue parole. Osserva il braccio del Templare e con quanta difficoltà esegue i semplici gesti. La sua espressione di dolore la preoccupa e forse qualcosa trapela dal suo volto. <dobbiamo fare qualcosa per il vostro braccio ser> ora che lo tiene sul palmo si accorge che l'arto è caldo, edematoso. Il colore della cute non le piace affatto e un odore caratteristico si sente provenire dalle bende.
14:44 Galceran [Branda/Lazzaretto] Egli un tipo scontroso? Ma che sciocchezze... Quale uomo non lo sarebbe stato con una grossa scheggia di legno infilata nelle carni dell'avambraccio sinistro, che ardeva peggio del fuoco in un camino? L'iridi che dapprima avevano accompagnato il braccio sinistro, nel palmo aperto della donna, or si spostano verso lo sguardo di lei, sì da incrociar la sua espressione... Nulla di buono, a quanto sembrava. Presto le parole della cerusica glielo cnfermano. [Milady l'importante è non amputarlo... Altrimenti dove potrò tenere lo scudo?] verbia seriamente prima di proferire [Comunque sia.... mi rimetto nelle vostri abili mani milady...] sorride adesso, un sorriso stentato, a causa del dolore [Sono pronto a ricevere le vostre cure, anche se sono dolorose... In fondo ne ho passate di peggiori...]
14:50 Tyl [branda Galceran] continua ad osservare il braccio mentre risponde <vedrò di fare il possibile ser> l'espressione pensierosa <certo il vostro braccio non è ridotto molto bene> lo pone delicatamente sulla branda facendo bene attenzione a non mettere a contatto del materasso la ferita così da non premerci sopra.<attendetemi un momento vado a prendere il necessario alla vostra medicazione> così dicendo si volta senza attender risposta dirigendo i suoi passi verso il mobiletto dei medicinali e dei presidi chirurgici.
14:53 Galceran [Branda/Lazzaretto] Quante ferite aveva subito il suo corpo? Tagli, lacerazioni, contusoni, graffi, lividi... Partendo dagli arti inferiori, fino a raggiunger la nuca. Ma d'altronde, era ben noto, era questa la vita d'un soldato. Ed egli era stato un soldato per tutta la vita, e molto probabilmente lo sarebbe ancora stato. Il guardo del novizio, si poggia, dunque sulla ferita all'avambraccio sinistro. Certo, non aveva un bell'aspetto. Alle parole della mezzelfa, annuisce, soggiungendo poco dopo, in tono ironico, [Certo milady... Vi attenderò qui... Anche se in realtà avevo pensato di camminare poggiato sul palmo della mancina fino a Thorgard...] breve risata si lascia sfuggire, or che silente, attende il ritorno di Lady Tyl
15:01 Tyl [astanteria-->medicamenti] sorride alle parole del templare scuotendo piano il capo.l'attenzione ora riporta sui medicamenti e i presidi. Prende pinze, garze, unguento di Lavanda e una candela. Sospira organizzando il da farsi. Si volta e si porta nuovamente alla branda di Galceran. Sul comodino accanto al suo giaciglio posa gli oggetti in ordine di utilizzo. Lo sguardo serio e attento, non sembra neanche lei.
15:04 Galceran [Branda/Lazzaretto] Per qualche momento, mentre lady Tyl è assente a prender gli attrezzi di cura, egli sposta lentamente il capo, verso la finestra che v'era all'interno del loco. Le nuvole si muovevano mosse dal vento, in fondo era una gran bella giornata, ed ei purtroppo era costretto a rimanere in quel loco. [Bah...] mugugna, voltandosi adesso, non appena il cigolar della porta, non richiami la sua attenzione sulla dama che stava ritornando nel loco. Mezzo sorriso, abbozza sul volto, l'umano, voltando ancora una volta il capo in sua direzione. Poscia favella in direzione della mezzelfa [Milady, mi raccomando a Voi... Non vorrete privare Vera Deon, d'uno dei suoi nobili difensori...] anche questa volta, dal suo dire, traspare una punta di ironia... Era ben conscio della bravura della mezzelfa in campo medico, ma questa era una ferita più complessa rispetto alla semplice contusione al collo...
15:10 Tyl [branda Galceran] Sospira, il volto un pò teso, lo guarda e abbozza un sorriso <non temete ser non sono un macellaio, ho curato anche il braccio di ser Baliano tempo addietro> sembra come se quelle parole servissero più a lei che al Templare. Ora si porta accanto alla branda. La destra tiene un telo impermealizzato dalla pece, la mancina solleva un pò l'avambraccio sinistro quanto basta per lasciar scorrere sotto di questo il telo. Ora si volta a bagnar alcune bende con la Lavanda per tenerle pronte.
15:13 Galceran [Branda/Lazzaretto] Ritornando nuovamente serio in volto, adesso il Templare, serrando la mascella, osserva il far della mezzelfa con apparente distacco. Anche se in realtà era curioso di vedere com'ella avrebbe proceduto. Sapeva che presto la pratica di cura, gli avrebbe procurato un certo dolore, ma in fondo anche a questo era abituato. Alle parole ch'ella or favella, il templare, inarca le sopracciglia, scherzando in tono falsamente sconsolato [Ecco allora perchè sir Baliano si è svegliato tempo addietro senza un braccio...] Altra piccola risata, compie il templare, attendendo le successive movenze di lei.
15:18 Tyl [branda Galceran] inarca un sopraciglio alle parole di Galceran e si volta verso di lui <bhè allora forse toccherà anche a voi la stessa sorte> il tono poco affabile. Sospira <scusate ma la prova è difficile per voi quanto per me> prende un paio di forbici dalla sua tascapane che la segue sempre e sistemandosi impiedi accanto alla branda inizia a tagliare la fasciatura improvvisata dal Templare. Le lame dell'attrezzo scorrono lontane dalla ferita ma pur sempre fredde e decise.
15:21 Galceran [Branda/Lazzaretto] Alle parole della mezzelfa abbozza un mezzo sorriso, verbiando accigliato [E chi lo dice che lo è per me?] inarca nel mentre un sopracciglio, osservando la figura della dama. Ella stava adesso tagliando le vecchie bendature, improvvisate da egli, basandosi sulle nozioni basiliari di medicina che conosceva. Sulla pelle del braccio, sente il freddo contatto del ferro delle forbici, ma serra la mascella, senza proferir altro. Il momento dell'ironia era terminato, e dall'espressione che aveva assunto, adesso doveva essere evidente...
15:29 Tyl [branda Galceran] tagliato il bendaggio scopre piano la ferita attenta a non portar via la pelle anche se la garza ormai si era adesa al braccio. <se è così buon per voi> cerca di distrarlo parlandogli o è solo scaricare la tensione che la pervade. Il braccio di un violaceo poco rassicurante è lacerato da una scheggia che tutt'intorno si mostra tumefatta e purulenta. Sospira gettando a terra la vecchia garza ingiallita dal pus e dal sangue. <sentirete un pò di fastidio>cerca di minimizzare<ma sarò veloce e precisa non preoccupatevi> cerca di sorridergli. Si allontana di poco a prendere le garze imbibite di Lavanda per poi iniziare a tamponare la ferita al fine di disinfettarla e cercare di detergerla al meglio
15:33 Galceran [Branda/Lazzaretto] Il corpo sotto le coperte cerca di rilassarsi, ogni singolo muscolo di lui, difatti, sembra esser lasciato a riposare. Anche se presto il dolore lo avrebbe attanagliato. Il respiro si mantiene regolare, mentre con espressione apparentemente noncurante, osserva le movenze della donna. [Sapete milady... Conosco un trucco che mi permette di provare meno dolore... Ho imparato a perfezionarlo col tempo...] profera pcato, aspettandosi ch'ella gli domandasse quale fosse... E se non lo avrebe fatto... Sarebbe stato lui a dirlo...
Tyl usa [Pugnale di ferro] : Depila l'avambraccio sinistro utilizzando la lama del pugnale sempre molto affilato. Passa il filo contropelo cercando di non peggiorare la ferita già presente. Disinfetta nuovamente ora con la Lavanda per rendere il più possibile asettica la zona. Incuriosita <veramente ser?> sorride <e quale sarebbe?> mentre pulisce il pugnale. Decidendo di approfittare del momento di distrazione incide ora con la punta del pugnale andando così ad aprir la ferita che subito inizia a sanguinare copiosamente, sangue e pus ne fuoriesce e prontamente la mezza tampona con le garze imbevute di Lavanda.
15:43 Galceran [Branda/Lazzaretto] Sposta lo sguardo sulla finestra, contemplando il paesaggio all'esterno, vagando tra i meandri della sua memoria. Prima che la mezzelfa incida col pugnale sul suo avambraccio, il templare verbia tristemente [Mi basta ricordare alcuni momenti ancora più sofferenti...] Si riferiva chiaramente alla morte del figlio e dell'amata. Sentendo dunque, il dolore provocato dall'arma, serra la mascella mordendosi il labbro. Ecco che inizia a pensare, tornando indietro con la mente, fino ad un anno e qualche mese fa... Rivede adesso la propria figura, china sul corpo di quelli che erano stati la donna da lui amata e su quella del figlio...
15:46 Tyl [branda Galceran] Argina l'emorragia e quando questa si è fermata si sporge a prendere le pinze sul comodino. le passa sulla fiamma della candela che si era premunita di portarsi vicino. Lascia che parte della pinza si annerisca così da assicurarsi la pulizia del presidio per poi utilizzarlo nel braccio di Galceran. Dopo aver premuto ancora un pò per far fuoriuscire il pus dalla lacerazione ripulisce con le garze che poi butta a terra. Ora allarga i lembi della ferita e va a pinzare la grossa scheggia di legno. La sfila piano onde evitare che si spezzi all'interno. La vede scorrere nella carne. Si ferma un attimo per poi pinzare più in prossimità del braccio. Ricomincia a sfilare e finalmente la lunga scheggia vien via. Silente opera, concentrata nel suo lavoro.
15:46 Tyl [branda Galceran] Argina l'emorragia e quando questa si è fermata si sporge a prendere le pinze sul comodino. le passa sulla fiamma della candela che si era premunita di portarsi vicino. Lascia che parte della pinza si annerisca così da assicurarsi la pulizia del presidio per poi utilizzarlo nel braccio di Galceran. Dopo aver premuto ancora un pò per far fuoriuscire il pus dalla lacerazione ripulisce con le garze che poi butta a terra. Ora allarga i lembi della ferita e va a pinzare la grossa scheggia di legno. La sfila piano onde evitare che si spezzi all'interno. La vede scorrere nella carne. Si ferma un attimo per poi pinzare più in prossimità del braccio. Ricomincia a sfilare e finalmente la lunga scheggia vien via. Silente opera, concentrata nel suo lavoro.
15:49 Galceran [Branda/Lazzaretto] Mentre la mascella è serrata e il volto contratto in diverse smorfie di sofferenza, ecco che il templare, sembra perdersi completamente tra i vecchi pensieri. Il volto esangue di Lei, le sue ultime parole prima di lasciare questo mondo... Rimembra con chiarezza il volto di Owain, sofferente, pallido, e la breve frase che gli disse prima di esalar l'ultimo respiro. *Papà, mi dispiace, non potrai insegnarmi a combattere... Ma non preoccuparti, difenderò io la mamma* Aveva detto nella sua ingenuità giovanile. L'iridi son chiuse, mentre il dolore al braccio era quasi alleviato, dal dolore più lacerante nel suo cuore...
Tyl usa [Ago di Rame e Filo] : posa le pinze e sospira. Disinfetta ora con l'unguento di Lavanda passandolo dentro e fuori la ferita dopo averla ripulita dal sangue. Passa anche l'ago sulla fiamma e va a suturare la lacerazione. L'ago penetra nella carne nel punto dove i due lembi si congiungono. Passa all'interno della lacerazione e poi nel lato di destra per passare in quello di sinistra. Zigzagando sutura e la ferita si richiude. Pulisce il sangue che ne esce e passa l'unguento di lavanda.
15:55 Galceran [Branda/Lazzaretto] La rabbia, il dolore, la frustazione che aveva provato in quei momenti, quando l'iridi gli mostravano la crudele scena che gli si palesava dinnanzi. In quei momenti il suo dolore era arrivato così profondo, che aveva invocato, invano la morte. Non aveva posseduto il coraggio di togliersi la vita, eppure aveva partecipato sempre nelle battaglie in prima linea, senza mai essere ferito mortalmente. Alla fine ci aveva rinunciato, accettando la loro morte, come un qualcosa di immutabile ormai. Sente il dolore, provenire dall'avambraccio, ignaro di cosa la mezzelfa stesse facendo. Difatti gli occhi permangon chius, mentre ritorna ad immergersi nei momenti di maggior sofferenza...
Tyl usa [Bende.] : [branda] prende il rotolo di benda e inizia a fasciare il braccio del templare. Il bandolo viene fissato sotto l'avambraccio nella parte più prossimale alla mano per iniziare a far girare intorno al braccio la benda. Una piccola fasciatura che serve solo a mantener vicini e stretti i punti ma soprattuto puliti e protetti dalle intemperie e dai colpi. Finito il bendaggio lascia riposare il templare.
16:03 Galceran [Branda/Lazzaretto] Respira con più calma, avvedendosi del fatto che lady Tyl, aveva quasi finito di ricucire la sua ferita. Lentamente riapre gli occhi, lasciando che i vecchi ricordi, ritornino negli angoli più remoti della sua mente, che sarebbero usciti forse alla prossima operazione dolorosa, ma probabilmente in altre circostanze. Lentamente volta il capo verso lady Tyl, e dunque, si lascia sfuggire una piccola espressione di dolore, prima di verbiare con un mezzo sorriso [Vi ringrazio per ciò che avete fatto milady...] tace adesso, in attesa del di lei favellar
16:06 Tyl [branda Galceran] Intenta nel silenzio a completare il lavoro la di lui voce le giunge come un campanello che la fa ridestare. Alza lo sguardo verso il cavaliere e gli sorride <dovere> per poi prendere tutti i presidi e gli unguenti tenendoli fra le mani. Si avvia al mobile dei medicamenti dove va a lasciare tutto, gli inservienti penseranno a ripulire. Pone i palmi delle mani sulla superficie del ripiano del mobile e respira profondamente chiudendo gli occhi.
16:09 Galceran [Branda/Lazzaretto] Lentamente e con cura, inizia a spostare il braccio sinistro, appena curato sotto le coperte, a meno che, ella non lo avesse fermato. Un mezzo sorriso gli si palesa sul volto, or che ella verbia una semplice parola. Schiude quindi le labbra proferendo a sua volte [Un dovere milady... Che vedrò di ricambiare al più presto...] Indi, adesso che ella s'allontana per posare le erbe e gli altri unguenti medicamentosi, insieme agli attrezzi medici, socchiude per un istante l'iridi, mordicchiandosi il labbro. Il ricordo del passato non era uno dei più piacevoli di certo...
16:12 Tyl [mobile presidi] si riprende dall'operazione appena eseguita, ancora no si abitua al suo lavoro. Sospira e si volta verso la branda di Galceran che vede sistemarsi per riposare. Ancora un fremito lungo la schiena per poi avanzare verso il camino.